Skip to main content

Data: 10/03/2015

A Pescara cresce il disagio sociale, i sindacati pensano una strategia unitaria

A Pescara cresce il disagio sociale, i sindacati pensano una strategia unitaria
La piattaforma territoriale presentata da Cgil, Cisl e Uil insieme alle categorie dei pensionati

Ha spazzato anche la provincia di Pescara la crisi che da sei anni sta gelando l'economia di questa regione. Al punto che i sindacati territoriali denunciano una grave condizione di disagio sociale diffuso e il fatto che <all'uscita dal mercato del lavoro di fasce di popolazione adulta sempre più anziana, e quindi difficilmente ricollocabile, si affianca l'enorme disagio di migliaia di giovani, prigionieri del circuito vizioso inoccupazione-precarietà-dissoccupazione>.

Non più un segnale d'allarme dunque, ma una situazione stagnante che si protrae da tempo e dà luogo a conseguenze pesanti anche nell'andamento demografico del Pescarese, <che continua a registrare un incremento dell'indice d'invecchiamento in una Regione che risulta essere la prima nel mezzogiorno per numero di anziani sopra i 65 anni: il 22,24% dell'intera popolazione. Tutto ciò mentre il tasso di natalità continua a scendere e la situazione demografica potrebbe essere ancora più grave se non vi fosse il saldo migratorio in ripresa>.
Ce n'è quanto basta per motivare un'iniziativa unitaria di Cgil Cisl e Uil della provincia di Pescara, unitamente alle categorie dei pensionati, che hanno elaborato un documento unitario che racchiude nelle cosiddette "Linee di indirizzo per la contrattazione territoriale" le proposte e le idee che i sindacati presentano per rilanciare la provincia, il welfare e la crescita dell'occupazione. Un documento che alleghiamo integralmente e che sarà discusso in un'assemblea unitaria (il programma si può leggere nella rubrica Eventi) prevista nella città adriatica il 16 marzo.


www.cgilabruzzomolise.it ~ organizzazione@cgilabruzzomolise.it