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Data: 18/01/2016

L' energia e il futuro dell'Abruzzo: da accelerare la transizione verso le rinnovabili

L' energia e il futuro dell'Abruzzo: da accelerare la transizione verso le rinnovabili
La vicenda Ombrina e la necessità di decisioni democratiche

Incomprensibile, incoerente e inaccettabile. Parliamo della scelta compiuta dalla Regione Abruzzo sul referendum promosso dalle regioni dell'Adriatico coinvolte dalla ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi.
Occorre infatti ricordare che un quesito è già stato ammesso dalla Cassazione e riguarda la durata delle trivellazioni fino all'esaurimento del giacimento. Ma la pronuncia della Corte Costituzionale attesa martedì assume un rilievo straordinario, infatti se l'emendamento del governo alla legge di Stabilità, ripristinando il divieto di trivellazioni in un raggio di dodici miglia marine, ferma Ombrina (se ci sarà l'atteso rigetto delle istanze), resta aperta tuttavia la questione del piano delle aree, cioè di come affrontare per il futuro la questione energetica. In sostanza come decidere democraticamente... un tema cui la regione non può essere indifferente.
La Cgil Abruzzo dunque ritiene necessario accelerare la transizione verso le energie rinnovabili, visti gli inequivocabili dati scientifici sui mutamenti climatici. "L'età della pietra non è finita per mancanza di pietre" non è una battuta, l'innovazione apre nuove strade e oggi è doveroso percorrerle per garantire un futuro ai nostri figli e al pianeta.

 

La Segreteria della Cgil Abruzzo


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