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Data: 02/10/2023
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D'Amico: «È prioritario lo sviluppo dell'Abruzzo, no alla legge Calderoli» Il candidato di Abruzzo Insieme all'incontro sull'autonomia differenziata «Stop all'isolamento, vanno garantiti i livelli essenziali delle prestazioni»

Nel corso dell'incontro, sono intervenuti, tra gli altri, anche il deputato del Pd, Luciano D'Alfonso, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci, la deputata del Movimento Cinque Stelle Daniela Torto, la presidente del Consiglio comunale di Francavilla al Mare, Francesca Buttari, il segretario della Cgil Abruzzo e Molise, Carmine Ranieri, e il vicedirettore della Cna regionale, Silvio Calice


RIPA TEATINA Parte dall'autonomia differenziata e da una metafora letteraria prendendo in prestito Fontamara, il capolavoro di Ignazio Silone la prima vera uscita pubblica - se si toglie la presentazione ufficiale di Pescara - del candidato di Abruzzo Insieme alla presidenzaz della Regione, Luciano D'Amico. L'occasione è fornita dall'incontro sui rischi del regionalismo differenziato nel disegno di legge Calderoli che si è svolto ieri mattina nella sala polivalente del Comune di Ripa Teatina, organizzato dal Partito democratico provinciale di Chieti insieme ai circoli territoriali. «Sul disegno di legge Calderoli l'attenzione deve essere alta», osserva il candidato alla presidenza della Regione, «e da parte nostra è senz'altro così. Diventa decisivo il modo in cui saranno determinati i Lep (Livelli essenziali delle prestazioni ndr), e naturalmente anche la dotazione finanziaria. I segnali non sono incoraggianti, certo è che combatterne gli effetti distorsivi e regressivi deve diventare una battaglia del Mezzogiorno, dell'Abruzzo, dell'intero Paese, la cui Costituzione si fonda sull'idea di eguaglianza e di sviluppo, inteso in senso collettivo».

Secondo D'Amico «il rischio è quello della disgregazione sociale, e noi», precisa, «nella nostra regione puntiamo ad assicurare un ecosistema dello sviluppo, non certo a rassegnarci alla sindrome di Fontamara». In una sala polivalente gremita - molta anche la curiosità per conoscere l'aspirante presidente di Regione alternativo a Marco Marsilio - il segretario del Partito Democratico abruzzese, Daniele Marinelli, ha sottolineato: «Si scrive autonomia differenziata, si legge secessione. Il progetto di legge Calderoli rappresenta un pericolosissimo attacco ai diritti fondamentali dei cittadini e mette sostanzialmente in discussione l'unità nazionale. In un Paese già afflitto da gravi diseguaglianze, il risultato sarebbe quello di un ulteriore incremento dei divari territoriali».

«L'Abruzzo», chiarisce il segretario regionale dei Dem, «sarebbe pesantemente penalizzato, ma il presidente della Regione, nella sua veste prediletta di dirigente di Fratelli d'Italia, difende il progetto di legge e tradisce l'Abruzzo. Combatteremo e vinceremo questa battaglia, accanto ad associazioni, sindacati, forze sociali, in difesa della Costituzione, dell'unità del Paese e dei diritti universali dei cittadini». Secondo Marcello Salerno, professore di diritto costituzionale e sindaco di Ari, «il regionalismo differenziato che il disegno di legge Calderoli mira ad attuare consentirà alle regioni di assumere, ognuna in maniera differente l'una dall'altra, un maggior grado di autonomia legislativa su numerose materie di competenza statale o concorrente».«Tra queste», aggiunge, «ve ne sono alcune strategiche per l'interesse generale del Paese e indispensabili per garantire livelli adeguati di tutela di diritti costituzionali fondamentali come la salute, il diritto all'istruzione, la tutela dell'ambiente, la sicurezza sul lavoro. Il rischio è quello di compromettere la coesione sociale del nostro paese con possibili conseguenze negative anche sul piano economico e politico-istituzionale». Nel corso dell'incontro, sono intervenuti, tra gli altri, anche il deputato del Pd, Luciano D'Alfonso, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci, la deputata del Movimento Cinque Stelle Daniela Torto, la presidente del Consiglio comunale di Francavilla al Mare, Francesca Buttari, il segretario della Cgil Abruzzo e Molise, Carmine Ranieri, e il vicedirettore della Cna regionale, Silvio Calice.

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