Data: 02/07/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Distribuzione di farmaci e facchinaggio la Asl vuole dimezzare i servizi: proteste. I lavoratori con i sindacati e il consigliere paolucci chiedono garanzie sui livelli retributivi
GUARDA I SERVIZI: TVSEI - TELEREGIONE CAN.17 - RETE8 Hanno incrociato le braccia ieri mattina, attivando un presidio i lavoratori impegnati nel servizio di facchinaggio della Asl Lanciano Vasto Chieti, e che fra l'altro mandano avanti il magazzino di distribuzione dei farmaci di tutti gli ospedali della provincia, uno sciopero che si inserisce nello stato di agitazione proclamato dalla Filcams Cgil. Una quarantina dei circa 70 addetti, che lavorano alle dipendenze di due società private, la Dussman è titolare dell'appalto principale, e la Auriga ha avuto il subappalto, si sono ritrovati dinanzi alla sede della direzione generale della Asl, presente il capogruppo Pd alla Regione, Silvio Paolucci, dopo che l'azienda sanitaria nei giorni scorsi ha comunicato alle due società che taglierà il 50 per cento delle ore del servizio, da 1.400 a ore alla settimana a 740, un taglio che avrebbe dovuto essere attuato da oggi, e che probabilmente ci sarà dal primo agosto, vuoi per ragioni amministrative, vuoi per la pressione esercitata da maestranze e sindacati. I lavoratori sono inquadrati con un contratto part time e con la riduzione delle ore il taglio in busta paga sarebbe pesantissimo: passerebbero dagli attuali 800 euro a poco più di 300 euro di stipendio, con lo spettro del licenziamento sempre in agguato. Nella tarda mattinata di ieri una delegazione della Filcams Cgil Chieti, composta dalla segretaria Elena Zanola e da tre rappresentanti dei lavoratori, è stata ricevuta dal direttore amministrativo Giampaolo Grippa e al termine del colloquio la Filcams Cgil, unitamente ai lavoratori presenti al presidio, ha deciso di sospendere lo stato di agitazione. La decisione, fa sapere la Filcams Cgil, è stata presa perché si è finalmente riavviato quel dialogo costruttivo, iniziato in prefettura il 14 giugno, che si era poi interrotto con l'invio delle lettere di riduzione drastica dei contratti inviate ai lavoratori. L'8 luglio alle ore 16 è stato già fissato un nuovo confronto con il direttore amministrativo «per proseguire l'analisi puntuale del servizio e trovare le soluzioni per fare in modo che la riorganizzazione e l'efficientamento del servizio non comportino un dramma sociale per le persone e un danno per il servizio pubblico assicurato dai lavoratori. Questi sono lavoratori che avevano un appalto finanziato fino al 2025 e all'improvviso, evidentemente all'interno della razionalizzazione della spesa, si è deciso un taglio dannoso e inutile, un problema per le persone, che ha un valore assolutamente infinitesimale rispetto alle partite che devono recuperare - ha sottolineato Elena Zanola - Il direttore generale Thomas Schael ci ha comunicato che avrebbe razionalizzato le spese, ma non avrebbe tagliato il personale ma è una bugia perché il servizio pubblico non è garantito solo da personale diretto Asl, ci sono centinaia di lavoratori in appalto all'interno della Asl. È un taglio deciso dall'alto, fatto a tavolino». |
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