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Data: 06/10/2023
Testata Giornalistica:
IL CENTRO

Reddito di cittadinanza: cosa cambia

Il sostegno resta per le famiglie con invalidi, cosi chiarisce il Ministero del Lavoro


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Con una circolare interpretativa indirizzata ai servizi sociali dei Comuni, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha precisato che i nuclei familiari al cui interno c'è una persona con una percentuale di invalidità dal 45 al 66 per cento, a differenza di quanto comunicato inizialmente, possono continuare a percepire il Reddito di cittadinanza.Si tratta di una opportunità importante per decine di famiglie abruzzesi che da luglio non percepiscono più il sostegno economico che gli consentiva di sopravvivere.Questa possibilità è concessa però solo all'esito di una verifica dei servizi sociali dei Comuni di residenza, i quali dovranno, caso per caso, valutare se sussistono le condizioni individuali per continuare a percepire il reddito.Nella nota non è chiarito quali dovranno essere i criteri per questa valutazione, rimandando quindi ad un discrezionalità degli uffici comunali che dovranno concludere le procedure entro il 31 ottobre prossimo per consentire così, ai soggetti interessati, di percepire anche gli arretrati.Per tutti, anche per queste persone quindi, il Reddito di cittadinanza finirà comunque il prossimo 31 dicembre e verrà in parte sostituito, per coloro che presentano particolari fragilità, dall'Assegno di inclusione e per i cosiddetti "occupabili" dal Supporto per la Formazione ed il Lavoro. Questi ultimi in teoria già dallo scorso mese di settembre avrebbero potuto iniziare a percepire 350 euro mensili da questa misura che indirizza verso la formazione professionale, ma al momento - come sottolinea Mirco D'Ignazio, responsabile regionale dell'Inca-Cgil - i corsi, annunciati dalla Regione, sono al palo e, come anticipato da molti addetti ai lavori, è ipotizzabile che non prima di novembre si inizino a vedere i primi pagamenti, finendo per accentuare il dramma sociale di molti abruzzesi. 


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